“L’isolamento sismico alla prova del sisma”: a Foligno i risultati dello studio Enea-Regione

1991

“La Regione Umbria persegue la via dell’innovazione anche nel settore sismico e la firma dell’accordo con l’Enea ha rappresentato un ulteriore passo nella direzione di strutture e opere pubbliche sempre più sicure”.

   

E’ quanto ha affermato oggi, venerdì 30 giugno, l’assessore regionale ai lavori pubblici Giuseppe Chianella in apertura dei lavori del convegno “L’isolamento sismico alla prova del sisma”, in programma nelle sale di Palazzo Trinci a Foligno, organizzato dalla Regione Umbria, in cooperazione con l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Perugia e con il patrocinio del Comune di Foligno. Il convegno ha rappresentato l’occasione per fare il punto sull’isolamento sismico, anche attraverso approfondite considerazioni operative per le nuove realizzazioni, che potranno interessare la ricostruzione in corso.

“La Regione dell’Umbria ad esempio – ha affermato Chianella – ha realizzato gli edifici del Centro regionale di Protezione Civile ponendo particolare attenzione alla funzionalità degli stessi in caso di eventi sismici. A tal fine sono stati adottati sistemi di isolamento sismico, estendendo la tecnologia in maniera diffusa sia per strutture estremamente particolari come il Centro operativo che per edifici ordinari come quello del Corpo Forestale. Proprio con l’intento di monitorare il funzionamento dei sistemi, oltre che definire situazioni di allerta, abbiamo attivato un monitoraggio sismico attraverso un accordo con l’Enea. I rapporti di collaborazione con il prestigioso ente di ricerca sono iniziati da alcuni anni, attraverso una precedente intesa per la realizzazione di iniziative pilota che hanno coniugato l’applicazione di sistemi innovativi antisismici con la qualità energetico ambientale. Tale collaborazione si è concretizzata con lo sviluppo delle tecniche di isolamento sismico all’interno del Centro Regionale di Protezione Civile, in cui hanno visto la luce numerosi edifici protetti sismicamente; in grado di operare in condizione di calamità naturali e in grado di proteggere i contenuti al loro interno. La particolarità dei sistemi applicati risiede nella drastica riduzione delle forze sismiche agenti sulla struttura, praticando un filtraggio dell’energia trasmessa dal terreno agli edifici. L’innovazione scaturisce dalla considerazione che non è possibile vincere una competizione a braccio di ferro con il sisma; per questo si è adottato un meccanismo che evita una drammatica gara di resistenza”.

“Su queste tecniche – ha sottolineato l’assessore Chianella – l’ENEA ha ormai acquisito un ruolo di leadership a livello europeo e di grande rilevanza a livello internazionale. Il protocollo di intesa ha portato, fin da subito, all’installazione della strumentazione necessaria al monitoraggio di alcuni fabbricati del Centro Regionale di Protezione Civile, per verificare la rispondenza dei risultati con gli obiettivi prefissati, al fine di proporre analisi e confronti con gli edifici tradizionali, soprattutto in relazione agli scenari post evento sismico.
Gli esiti del monitoraggio – ha concluso Chianella – rappresentano un ulteriore passo in direzione di una dotazione infrastrutturale pubblica più sicura, coscienti di come le spese per innovazione e prevenzione rappresentano un forte investimento in termini di minore costi di ricostruzione e di disagio per i cittadini”.

Nel corso del convegno, anche in seguito ad una corposa acquisizione dati che riguarda gli eventi sismici del 2016, i risultati dello studio, con le relative conclusioni in merito al comportamento di tali sistemi, sono stati presentati da Paolo Clemente dell’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Le esperienze regionali dell’Umbria sono state illustrate da Diego Zurli, direttore della Regione per il governo del territorio, da Alfiero Moretti del Servizio ricostruzione post-sisma ed emergenze e da Paolo Felici del Servizio Opere pubbliche sempre della Regione Umbria.