L’Associazione Giacomo Sintini dona 2 mila € al reparto di Neonatologia

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Lo aveva promesso e così è stato. L’Associazione Giacomo Sintini, mercoledì 14 giugno, ha consegnato un assegno di 2mila euro alla struttura complessa di Neonatologia e Unità di terapia intensiva neonatale (Utin) dell’Ospedale Santa Maria della misericordia di Perugia insieme a rappresentanti dell’Atletica ‘Il colle’, coinvolti nell’iniziativa. La donazione permetterà di integrare e migliorare il software Jmilk che consente la gestione dell’informatizzazione della Banca del latte umano donato (Blud) ‘Maria Serena Lungarotti’. Una grande ricchezza del reparto la Blud che, ad oggi, ha accolto oltre 90 donatrici e raccolto più di 540 litri di latte, ponendosi come alternativa al latte artificiale per 351 neonati ricoverati. I 2mila euro sono frutto di parte delle iscrizioni della manifestazione podistica del 30 aprile scorso ‘Sulle strade del colle, terzo trofeo Aspen’, organizzata dall’Atletica il colle’, e di contributi volontari derivanti dalla camminata solidale in essa inserita e organizzata dall’Associazione Giacomo Sintini in collaborazione con la società d’atletica.

“Siamo felici e speranzosi – fanno sapere dall’associazione Giacomo Sintini – perché abbiamo contribuito ancora a sostenere il primo lactarium informatizzato d’Italia. La nostra prima volta è stata nel febbraio 2016 con la donazione del software Jmilk grazie al quale è possibile controllare l’intero flusso di lavoro, dalla consegna del latte alla preparazione dei pasti dei neonati. La seconda è stata a luglio 2016 quando abbiamo regalato 60 coperte in pile, consapevoli del fatto che anche i più piccoli accorgimenti sono importanti per assicurare il benessere di neonati particolarmente delicati”.

“Aiutateci a capire – ha chiesto Sintini, rivolgendosi al personale del reparto presente insieme al direttore Stefania Troiani – come possiamo fare per sostenervi ancora di più, diteci di cosa avete bisogno e noi esaudiremo le vostre richieste. I contribuiti che riceve la nostra associazione, d’altronde, servono proprio a questo. Noi possiamo fare squadra con altre associazioni, società sportive o aziende del territorio. Più ci uniamo e più riusciamo a dare”.