La cooperazione sociale umbra: “Godiamo di buona salute”

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La cooperazione sociale umbra: “Godiamo di buona salute”. Negli ultimi anni uno dei pochi settori in continua crescita

Si è svolta ad Umbrò (6 novembre 2017) l’Assemblea Regionale delle cooperative sociali di Legacoop Umbria. Nell’Umbria che ha perso 15,7 punti di Pil dal 2007 al 2015 le cooperative sociali vanno in netta controtendenza:
“Godiamo di buona salute – afferma Andrea Bernardoni confermato responsabile della cooperazione sociale di Legacoop Umbria – se prendiamo gli ultimi 4 anni, a fine 2016, le cooperative associate erano 57 con un valore della produzione aggregato di 188 milioni di euro ed un incremento di 23 milioni di euro, pari al 14% rispetto al dato del 2013. Gli occupati erano 5676 con quasi 5000 soci. I lavoratori svantaggiati impiegati 496. Abbiamo dimostrato di saper innovare ed investire.Tutto questo garantendo i diritti ai più deboli”.
Per poter continuare a crescere Legacoop propone alle istituzioni un’agenda di lavoro comune.
“Il potenziale di crescita della cooperazione – continua Bernardoni – potrebbe essere liberato con una serie di azioni a “costo zero” per le casse pubbliche. Il nostro obiettivo è crescere insieme alle comunità”.
Nel corso dell’assemblea sono state presentate diverse proposte concrete e da subito attuabili: in primis il supporto agli inserimenti lavorativi delle persone disabili. Partendo dall’ART.112 del nuovo Codice degli Appalti si propone alla Regione Umbria ed ai Comuni di destinare il 10% del budget annuale, riservato all’acquisto di beni e servizi, alle imprese che realizzano inserimenti di persone svantaggiate.
Come secondo punto si chiede di ridurre l’utilizzo delle gare di appalto e di puntare con sempre maggiore convinzione sui servizi accreditati.
Altra questione il superamento effettivo del massimo ribasso attraverso l’adozione di un “capitolato tipo regionale” che deve orientare le stazioni appaltanti.
Ed infine il ruolo degli utenti, delle loro famiglie e più in generale della società civile che dovrebbero essere sempre più coinvolti nella gestione dei servizi.
Sarebbe anche importante realizzare una mappatura puntuale dei beni di proprietà pubblica dismessi o inutilizzati per valorizzarli a costo zero coinvolgendo i giovani e generando nuovo lavoro e nuovo sviluppo.
All’appuntamento hanno partecipato il Presidente di Legacoop Umbria Dino Ricci, l’Assessore al Welfare Luca Barberini, il Presidente dell’Anci Regionale Francesco De Rebotti e la Vice Presedente della Camera Marina Sereni e la Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, che ha dichiarato: “La cooperazione sociale tradizionalmente è stato un motore di innovazione ma anche di legami e oggi, nelle sfide sull’immigrazione, sulla tenuta dei servizi socio sanitari, sull’infanzia, sulla non autosufficienza si impone questa duplice necessità: innovazione sociale e nuove politiche di welfare”.