Incontro Ast, la Marini scrive a Conte e Di Maio

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Incontro Ast, la Marini scrive a Conte e Di Maio. “Modificare la composizione del tavolo al Ministero, necessaria la presenza della proprietà Thyssen e  massimi vertici del Governo italiano”

“La discussione svoltasi nella giornata odierna presso la Presidenza della Regione Umbria dalle istituzioni locali, dalle organizzazioni sindacali e dai parlamentari umbri presenti ha riconfermato, così come già evidenziato al Ministro dello Sviluppo economico nella precedente comunicazione inviata in data 4 luglio u.s.,  la necessità che il Governo nazionale si renda disponibile ad un confronto con la proprietà Thyssen Krupp, le istituzioni e le parti sociali al fine di individuare le politiche industriali più idonee a consolidare e sviluppare il settore siderurgico in Italia ed in Umbria a partire dalle specifiche caratteristiche produttive del sito di Terni in cui si collocano competenze e specificità tecnologiche relative agli acciai speciali che lo rendono uno tra i compendi produttivi più avanzati e competitivi in Europa”.

   

Inizia così la lettera inviata dalla presidente della Regione Umbria,  Catiuscia Marini,  al Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, al Ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio a conclusione  del Tavolo  sulle prospettive dell’Ast di Terni. All’incontro, convocato dalla stessa presidente a Palazzo Donini, hanno partecipato il vice presidente ed assessore allo sviluppo economico Fabio Paparelli, il presidente della Provincia ed il sindaco di Terni, Giampiero Lattanzi e Leonardo Latini, i rappresentanti della organizzazioni sindacali ed i parlamentari umbri Nadia Ginetti e Leonardo Grimani.

Nella lettera, che rappresenta la posizione unitaria dei soggetti che hanno partecipato al tavolo in Regione,  si evidenzia inoltre che il confronto

“si rende ancor più necessario ed urgente in relazione alle recenti vicende legate alla governance societaria di Thyssen Krupp,  che ha visto le dimissioni quasi contestuali dell’A.D. Heisinger e del Presidente del Consiglio di Sorveglianza Lehner, nonché facenti seguito alla fusione con Tata Steel da cui AST è rimasta fuori ed alle dichiarazioni di procedere alla vendita del compendio ternano. Il governo tedesco nella persona della Cancelliera Merkel e del Governatore del Land North Reno Westfalia che siede nel board di Thyssen,  si sono già espressi inequivocabilmente a favore di una continuità industriale su ampie basi con il rischio di indebolire la posizione di AST rispetto alla cessione prospettata”.

“In un mercato oligopolistico – scrive  Marini -,  quale quello dell’acciaio, AST e l’acciaio a Terni hanno una prospettiva solo se inseriti nel contesto delle attività di un player industriale che ne possa valorizzare le specificità. Per questo si rende necessaria ed improrogabile un’azione del Governo non solo di diplomazia economica ma dinamica e diretta verso opzioni industriali possibili.

Pertanto in sede governativa dovrà essere ribadita – evidenzia la presidente – non solo la strategicità del sito AST, ma anche, in relazione alle ipotesi di vendita, la difesa e lo sviluppo delle attività produttive agevolando l’individuazione di un soggetto acquirente che abbia le caratteristiche di operatore industriale con un profilo internazionale sul mercato dell’acciaio che, insieme al governo con modalità e strumenti che andranno individuati, sia in grado di offrire adeguate garanzie circa le proprie capacità produttive, finanziarie e commerciali.

Poiché trattasi di condizioni imprescindibili unanimemente condivise dalle istituzioni locali (Regione, Comune e Provincia di Terni), dalle parti sociali e dai parlamentari presenti, relativamente alla tenuta occupazionale ed allo sviluppo del comparto siderurgico del paese, sono con la presente – conclude Marini – a formularVi la richiesta di modificare la composizione del tavolo convocato per il 13 settembre 2018, prevedendo  la presenza, come sopra evidenziato, della proprietà Thyssen e dei massimi vertici del Governo Italiano”.

Nell’introdurre i lavori il vice presidente ed assessore allo sviluppo economico, Fabio Paparelli, ha detto di aver

“valutato positivamente la convocazione per settembre al ministero, tuttavia – ha evidenziato – si tratta di una convocazione insufficiente per i soggetti coinvolti rispetto alla portata delle questioni che riguardano AST”.  Paparelli si è detto inoltre “sorpreso della tempistica. Ho trovato strano – ha affermato – che la data scelta per comunicare la convocazione sia quella di oggi, guarda caso lo stesso giorno in cui abbiamo convocato il tavolo in Regione con le istituzioni locali, i sindacati ed i parlamentari eletti in Umbria”. L’assessore ha inoltre espresso “solidarietà e forte preoccupazione per la possibile mancata proroga di 120 contratti a giovani interinali e ciò, – ha sottolineato – anche per effetto di politiche aziendali non condivisibili e del Decreto dignità”.