In 150 rispondono alla chiamata di “Mai soli” con un gesto di solidarietà

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In 150 rispondono alla chiamata di “Mai soli” con un gesto di solidarietà. Cibo, musica, ballo e beneficenza nella notte di San Lorenzo a Collazzone.

   

Circa 150 persone, nella notte di San Lorenzo, hanno risposto alla chiamata dell’associazione Mai soli e hanno partecipato alla serata di solidarietà organizzata al ristorante ‘I saracini – Fattoria Luchetti’ di Gaglietole, a Collazzone. Un’occasione per stare insieme, tra buon cibo, musica, stelle cadenti e spettacolo, grazie all’esibizione dei ballerini di breakdance della Biter Busters Crew, ma soprattutto per dimostrare vicinanza e contribuire alla causa che Mai soli porta avanti dalla sua nascita. Da poco più di due anni, infatti, l’associazione svolge la sua attività nel settore dell’assistenza sociale e sociosanitaria e promuove la realizzazione di apposite strutture per l’accoglienza e la degenza di pazienti in coma e stato vegetativo, trovando anche una sempre maggiore attenzione da parte delle istituzioni. Si prefigge, nello specifico, di far inserire nel piano ospedaliero della Regione Umbria nuclei appositi all’interno di strutture già esistenti e unità per il sollievo delle persone con tali patologie. Obiettivi che sono stati ribaditi durante l’iniziativa a cui hanno partecipato anche l’assessore ai servizi sociali del Comune di Perugia Edi Cicchi e la dottoressa Ilaria Vescarelli, responsabile della Casa della Residenza protetta ‘Casa dell’amicizia A. Seppilli’ di Perugia.

“Anche quest’anno – ha commentato Teresa Frenguellotti, fondatrice dell’associazione insieme alla presidente Marina Martorelli e a Johnson De Rizzoli – la nostra festa sotto le stelle è riuscita. La presenza dell’assessore Cicchi e della dottoressa Vescarelli ci fa stare più sereni perché penso che riusciremo a combattere con più forza per l’apertura di questo nucleo per far sì che i pazienti possano stare per il resto dei loro giorni nel miglior modo possibile. Vorrei ringraziare le istituzioni presenti e le persone che hanno partecipato e ci stanno seguendo da più di due anni e lanciare un piccolo appello: continuate a credere in noi perché prima o poi riusciremo a raggiungere il nostro obiettivo”.

“Sono contenta – ha commentato l’assessore Cicchi – che l’associazione abbia fatto questa iniziativa meritevole. Non sempre, se non si è a contatto con una determinata malattia, si conosce una situazione di complessità e disagio, fare iniziative come questa significa promuovere la cultura dell’attenzione verso chi sta facendo un percorso molto complicato”. “È importante che la Regione – ha concluso l’assessore Cicchi – si faccia carico di fare in modo che le persone possano avere spazi dove vivere la loro condizione. Le risorse purtroppo sono limitate e questo non corrisponde sempre con i bisogni delle famiglie. Con la Rete del sollievo stiamo facendo un lavoro di sensibilizzazione perché è importante che avere una forza che sia di stimolo alle istituzioni per poter creare un welfare sempre più vicino alle persone”.