Economia del Trasimeno: forze sociali a confronto a Castiglione del Lago

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Cortile di Francesco 2018:
   

Con lo scopo di aprire una discussione generale tra istituzioni e forze sociali del territorio sulle problematiche e lo sviluppo del Trasimeno, si è svolto a Castiglione del Lago un incontro pubblico organizzato dalle associazioni politiche ‘Umbria civica & riformista’ e ‘Socialisti in movimento’. L’iniziativa coordinata da Luciano Taborchi del direttivo regionale di Uilpensionati si è aperta con i saluti del sindaco di Castiglione del Lago Sergio Batino. Sono intervenuti, quindi, Antonio Marchetti, coordinatore di Castiglione civica & riformista, Chiara Lucacchioni e Daniele Marcaccioli, coordinatori area lago di Umbria civica & riformista, Aldo Potenza del coordinamento nazionale Socialisti in movimento, Michele Benemio, presidente dell’Urat (Unione ristoratori e albergatori del Trasimeno), Filippo Ciavaglia, segretario provinciale di Cgil Perugia, Marina Gasparri, responsabile area progettazione di Cna Umbria, e Franco Righetti di Cisl.

“Si è trattato di un’iniziativa di estrema importanza – ha commentato Taborchi – perché organizzata proprio a ridosso dell’accordo grazie al quale le competenze della Provincia relative al Trasimeno passano ora all’Unione dei Comuni. È stata, quindi, l’occasione per approfondire le opportunità che si aprono”.

Il primo giugno, infatti, la giunta regionale dell’Umbria ha adottato la bozza di convenzione che permette all’Unione dei Comuni del Trasimeno (Castiglione del Lago, Città della Pieve, Magione, Paciano, Panicale, Passignano sul Trasimeno, Piegaro e Tuoro sul Trasimeno) di gestire l’iter degli interventi previsti nell’ambito del Progetto integrato d’area per il bacino del Trasimeno. La convenzione consentirà anche il trasferimento, entro giugno, del primo anticipo dei 15 milioni di euro previsti. A offrire spunti di riflessione e confronto sono state, quindi, le analisi contenute nel Rapporto economico e sociale 2016/17 dell’Agenzia Umbria ricerche e nel rapporto annuale L’economia dell’Umbria 2016 redatto da Banca d’Italia.

“Sono documenti – ha spiegato Taborchi – che evidenziano le forti difficoltà dell’Umbria, una regione che arranca sia a livello economico che sociale. Anche al Trasimeno continuiamo a registrare un alto tasso di disoccupazione e un turismo che non riesce a decollare nonostante gli sforzi messi in campo dai vari soggetti interessati e, in particolare, dall’Urat impegnata negli ultimi mesi in una miriade di iniziative per promuovere il territorio. Dopo aver insistito sull’opportunità di snellire le norme burocratiche che ostacolano lo sviluppo delle imprese, la Cna, in questo ambito, ha sottolineato la necessità di puntare su un turismo esperienziale”.

Altro tema affrontato è stato quello relativo al livello delle acque del Trasimeno.

“Purtroppo – ha affermato Taborchi – i lavori di ricostruzione della diga di Montedoglio, dopo il crollo del 2010, sono ancora fermi”. Quindi si è parlato della necessità di rafforzare il settore dei trasporti e della mobilità, portando l’esempio della stazione di Torricella che, grazie alle pressioni delle istituzioni locali e degli operatori turistici, è stata riaperta “anche se solo per i mesi estivi”.

La crisi del settore edilizio è stato, infine, l’altro grande argomento affrontato.

“I sindacati – ha sottolineato Taborchi – hanno evidenziato la necessità che i Comuni tornino a investire nell’edilizia pubblica, in particolar modo nella manutenzione e messa in sicurezza del territorio e degli edifici. Ora c’è la possibilità visto che il Patto di stabilità è stato allentato per i Comuni”.