Città di Castello: scritte inneggianti a Salvini accompagnate da frasi razziste

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Città di Castello: scritte inneggianti a Salvini accompagnate da frasi razziste. Lo hanno denunciato il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Gaetano Zucchini, il consigliere Luciano Tavernelli e l’ex parlamentare Franco Ciliberti

   

Scritte di colore verde, inneggianti al vicepremier Matteo Salvini, “accompagnate però, da frasi razziste, infamanti figure di alto profilo morale”, come ad esempio don Luigi Ciotti, e con riferimenti al duce o Totò Riina sono comparse su alcuni muri di Città di Castello.

Lo hanno denunciato il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Gaetano Zucchini, il consigliere Luciano Tavernelli e l’ex parlamentare Franco Ciliberti. I tre nella notte le hanno cancellate con pennello e vernice.

Per gli esponenti del Pd tifernate non è la prima volta che queste scritte compaiono e “altre imbrattano gran parte della città”, con il Comune già intervenuto per cancellarle.

Tavernelli, Zucchini e Ciliberti hanno spiegato di averle ricoperte “perché non è possibile chiudere gli occhi, su queste nefandezze e apologie di reato”. “Non ci abitueremo al silenzio – hanno detto – che significa complicità. Tale gesto è stato fatto per risvegliare la sopita coscienza democratica”.