Aveva allestito nella propria abitazione, nelle vicinanze dello stadio comunale di Città di Castello, una serra artigianale per la coltivazione di marijuana un trentenne arrestato dalla guardia di finanza (rimesso in libertà dopo la condanna per direttissima a dieci mesi di reclusione). Secondo le fiamme gialle per non farsi scoprire, aveva creato in giardino una struttura in legno, con all’interno una stanza chiusa. Sfruttando speciali attrezzature per il controllo dei cicli dell’irraggiamento, dell’umidità e dell’areazione, costituiti da timer, lampade riscaldanti Uva-Uvb, igrometri e ventilazione forzata, l’uomo – è emerso dagli accertamenti – si prendeva cura di 21 piante di marijuana risultate in perfetto stato di fioritura, pronte per essere essiccate ed utilizzate. Nell’appartamento, la Gdf ha rinvenuto anche un bilancino di precisione, tre etti di marijuana già pronta per il consumo ed altre piante sistemate su degli stendini per la fase finale dell’essicazione.
