Arth Therapy Tour: “Ricostruiamo i nostri luoghi”

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Continua l’Art Therapy Tour “Ricostruiamo i nostri luoghi”, l’intervento itinerante di arte terapia -il primo mai ideato in Italia- rivolto a gruppi di bambini e adulti che vivono nei paesi colpiti dal terremoto del 2016. Dopo le prime due tappe nei comuni di Norcia e Sellano (dal 17 al 22 luglio), e la terza nel Comune di Vallo di Nera (dal 24 al 29 luglio), il Tour di arte terapia arriva a Cascia ed Amatrice (dal 31 luglio al 5 agosto) per poi terminare il suo primo viaggio nel Comune di Preci (dal 28 agosto al 2 settembre). La partecipazione straordinaria, oltre le aspettative, di bambini e adulti, ha entusiasmato sia le artiterapeute coinvolte nel progetto, che tutte le associazioni, i Comuni e le famiglie che hanno aderito, provando con l’aiuto dell’arte a elaborare e affrontare i loro traumi legati al sisma. L’obiettivo dell’Art Therapy Tour è infatti quello di intervenire concretamente per aiutare le persone a ricostruire i propri ‘luoghi interiori’ attraverso due esperienze artistico-estetiche diverse, entrambe utili allo sviluppo della consapevolezza e del senso di realtà, nei bambini e negli adulti di riferimento.

GLI INTERVENTI DI ARTE TERAPIA nel dettaglio – Il percorso prevede 6 tappe ognuna di 5 incontri, dal lunedì al venerdì. La prima parte, dal titolo “Distruggere per creare”, collaudata da due anni nel lavoro che Monica Grelli svolge insieme ai bambini delle Scuole Primarie di Perugia, aiuta a riattualizzare un evento traumatico come il terremoto. Esperire la rabbia e la forza all’interno della relazione terapeutica e in una condizione di sicurezza aiuta i partecipanti a nominare e ad elaborare, durante il processo artistico, vissuti altrimenti difficili da esprimere. La seconda parte della settimana è dedicata alla modellazione dell’argilla finalizzata alla costruzione di un ‘Villaggio’ sicuro che, metaforicamente, corrisponde al luogo nel quale stare bene, individualmente o in collettività. Per chi ha vissuto e vive nei luoghi terremotati, la casa è anche ciò che “si è rotto o perduto” e il poterla costruire diviene espressione anche di desideri, di sogni e di possibilità di intervento sulla realtà. Il Villaggio rappresenta quindi l’insieme delle case interiori di ognuno, trasmettendo con forza il senso di comunità e di appartenenza, in opposizione all’atteggiamento difensivo post traumatico che induce all’isolamento. Gli incontri di arte terapia si svolgono all’interno di spazi comuni, nelle ludoteche e in ambienti messi a disposizione delle associazioni o dalle amministrazioni locali che in alcune occasioni forniranno anche il trasporti gratuitamente.