Alta Valle del Tevere: incontro tra Confindustria e Sindacati

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Alta Valle del Tevere: incontro tra Confindustria e Sindacati. Secondo quanto emerso dall’incontro tenutosi per volere dei Sindacati con Confindustria, la carenza di infrastrutture materiali e immateriali danneggia il territorio dell’Alta Valle del Tevere

   

Nei giorni scorsi, a Città di Castello, si è tenuto un incontro tra il Presidente della sezione Alta Valle del Tevere di Confindustria Umbria, Cristiano Lodovici, e i rappresentanti di CGIL Alessandro Piergentili, CISL Antonello Paccavia e UIL Piergiovanni Egidi, Sandro Belletti e Bruno Allegria.

L’incontro, richiesto dai sindacati, era finalizzato ad esaminare criticità ed opportunità per lo sviluppo produttivo del territorio ed ha fatto emergere varie convergenze sui temi affrontati e la condivisa opinione sulla necessità di concretezza per la realizzazione di quanto necessario al territorio.

Tra i temi trattati, in prima battuta è emerso quello delle carenze nelle infrastrutture ed in particolare della mancanza di manutenzione della viabilità e dei ritardi nella realizzazione delle tratte mancanti per il completamento della E78.

In proposito le parti hanno condiviso la necessità di non proseguire in sterili dibattiti sulle modalità di realizzazione delle opere e dare invece sollecito avvio ai lavori individuando criteri di priorità, dalle stesse identificati nel completamento dei tratti verso l’aretino.

Quanto alle manutenzioni ordinarie, hanno rilevato l’incompatibilità tra gli sforzi di promozione turistica e lo stato in cui versano le strade

Altro argomento su cui sono emerse convergenze è stato quello del completamento della piastra logistica e della necessità di una rapida individuazione delle modalità di utilizzo e per l’affidamento della sua gestione; tra le idee emerse, in via di mera ipotesi, quella di un suo indirizzo verso il settore ortofrutticolo.

Il comune auspicio è che tutte le parti svolgano un ruolo proattivo per garantire la rapida efficienza della piastra e che, una volta individuato un qualsiasi soggetto che possa garantire lo sviluppo, gli altri collaborino senza inutili e sterili personalismi.

Da ultimo, tra i vari temi, è apparso prioritario quello della diffusione capillare della rete a banda larga che oggi lascia ampie zone “bianche” non coperte dal servizio.

In un mondo che sempre più spinge verso la digitalizzazione, la situazione appare infatti fortemente penalizzante per i cittadini e, soprattutto, per le attività produttive.