Al Castello di Postignano “L’Umbria criminale nella narrativa d’inchiesta”

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“L’Umbria criminale nella narrativa d’inchiesta” è il titolo dell’incontro che si terrà sabato 22 ottobre 2016, al borgo restaurato di Postignano, con il giornalista Alvaro FIORUCCI, autore di libri che spaziano dal mostro di Foligno al mostro di Firenze, dal sequestro De Megni all’omicidio di Meredith Kercher e gli altri femminicidi.

Con lui, dialogheranno Fausto CARDELLA, Procuratore Generale della Repubblica a Perugia e Italo CARMIGNANI, giornalista de Il Messaggero Umbria. L’iniziativa, nell’ambito della 5a edizione di “Un Castello all’Orizzonte”, avrà luogo presso la Chiesa SS. Annunziata alle ore 17.30; l’ingresso è gratuito. Sarà interessante ascoltare il Procuratore Generale Cardella sul cambiamento del modo di indagare dagli anni ’90 ad oggi; così pure i giornalisti Fiorucci e Carmignani racconteranno come l’opinione pubblica reagisce alla comunicazione di fatti di cronaca nera e giudiziaria. Alvaro Fiorucci, lavora in RAI dal 1978, attualmente è caporedattore della Tgr Umbria. E’ stato tra i fondatori e Presidente dell’Ordine dei giornalisti e dell’Associazione Stampa umbra. Ha collaborato con i quotidiani Paese Sera e La Repubblica ed ha insegnato all’Università degli Studi di Perugia. Cronista da sempre, ha seguito molti dei principali casi di cronaca nera e giudiziaria. Le sue pubblicazioni per Morlacchi Editore sono:
“Il cacciatore di bambini. Biografia non autorizzata del mostro di Foligno”, 2008
“Un bambino da fare a pezzi. Rapimento e liberazione di Augusto De Megni”, 2009
“48 SMALL. Il dottore di Perugia e il mostro di Firenze”, 2012
“Il sangue delle donne” Cronache di femminicidi in Umbria, 2014
“Reperto 36.Anatomia giudiziaria dell’omicidio di Meredith Kercher” scritto insieme al figlio Luca, 2015. “UN CASTELLO ALL’ORIZZONTE” si avvale del patrocinio della Regione Umbria, della Provincia di Perugia e del Comune di Sellano. Castello di Postignano, frazione del Comune di Sellano (PG), in Umbria, fu abbandonato negli anni ’60 ed è tornato a vivere grazie ad una attenta opera di restauro durata molti anni, a cura dei proprietari, Architetti Gennaro Matacena e Matteo Scaramella. Il borgo, interamente vincolato dal Ministero dei Beni Culturali, ha avuto l’attestato dei Club Unesco d’Europa “come efficace interprete dei valori unescani per la salvaguardia e tutela del paesaggio e dell’ambiente ”. Il “Castello di Postignano come l’archetipo dei borghi collinari italiani”, così è stato definito dall’architetto americano Norman F. Carver Jr, tanto da riprodurre le imponenti case-torri del borgo, aggettanti l’una sull’altra, nella copertina del suo libro fotografico “Italian Hilltowns” pubblicato nel 1979. Postignano offre un’esperienza di turismo e di vita sostenibili, fatti di sostanza e di emozioni: sessanta case perfettamente restaurate nel rispetto dell’impianto medievale delle architetture, ma caratterizzate da tutte le risorse di una vivibilità moderna – un albergo “diffuso” – un ristorante/trattoria dove, la cucina semplice, l’attenzione alle tradizioni e alla qualità delle materie prime sono la sua filosofia – un wine bar “Vini e Oli dell’Umbria” – un centro servizi – l’antica Chiesa della SS. Annunziata, oggi luogo di eventi culturali, artistici e di intrattenimento; qui i restauri hanno svelato affreschi di antica bellezza, tra i quali una Crocifissione del XV secolo apparsa dietro una parete crollata – una biblioteca – alcune botteghe artigiane – un centro benessere, la piscina, l’area all’aperto “Il Giardino delle Rose”.